modulare il microbiota intestinale

Come modulare il microbiota intestinale

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Sempre più spesso si sente parlare del microbiota intestinale e della sua importanza.

Come sappiamo, il microbiota è l’insieme di microrganismi che vivono in simbiosi tra loro e con l’organismo umano, senza danneggiarlo ma caratterizzandolo.

Ognuno di noi ha un microbiota diverso perché influenzato da una serie di fattori: alimentazione, abitudini quotidiane, stile di vita, stato psicologico, area geografica dove siamo nati e dove viviamo.

Esistono moltissime tipologie di microbiota: cutaneo, polmonare, nasale, orale, gastrico… di fatto possiamo dire che qualsiasi area del nostro corpo ha un determinato tipo di microbiota e, di conseguenza, di microbioma.

Il microbioma non è altro che il codice genetico dell’insieme dei microrganismi che popolano il nostro corpo.

Tra tutti, il microbiota intestinale è quello sicuramente più conosciuto e più citato.


Perché è importante il microbiota intestinale

Il microbiota intestinale è l’ecosistema microbico più densamente popolato. I microrganismi che lo compongono fanno parte di 8 phyla batterici: Firmicutes; Bacteroidetes; Proteobacteria; Actinobacteria; Fusobacteria; Verrucomicrobia; Cyanobacteria e Spirochaetes.

Non sorprende quindi che il microbiota intestinale possa influenzare fortemente il nostro benessere quotidiano.

Quando ci troviamo in uno stato di benessere, siamo in uno stato di eubiosi, in caso contrario ci troviamo in uno stato di disbiosi.

È proprio questo stato di disbiosi a creare situazioni di stress fisico e psicologico, ecco perché essere in grado di modulare il microbiota intestinale può aiutare il nostro benessere, alleviando numerosi disturbi.


Modulare il microbiota intestinale, speranze per il futuro

Studi recenti hanno dimostrato che il microbiota intestinale più influenzare moltissimi aspetti della nostra vita: come reagiamo a differenti terapie, come il nostro corpo reagisce nei confronti delle malattie autoimmuni, infezioni, infiammazioni e anche come invecchiamo.

Per questo motivo, poter modulare il microbiota intestinale sarebbe un gigantesco passo in campo medico-scientifico.

Al momento, però, non esiste una terapia per modulare il microbiota intestinale, ma la prospettiva di poterlo fare ci offre moltissime possibilità.

Oggi, le strategie più comuni per alterare la composizione del microbiota includono l’uso di antimicrobici, probiotici, prebiotici e antibiotici.

asse intestino-cervello

Asse intestino-cervello, di cosa si tratta?


Nel mondo del microbioma si parla spesso di “asse intestino-cervello”, dunque, è interessante affrontare l’argomento da un punto di vista generico, per capire effettivamente di cosa si parli con questa espressione.

Il nostro stile di vita, la nostra alimentazione, persino il luogo in cui abitiamo può influenzare il nostro microbioma.

Da qualche anno a questa parte, però, si è iniziato anche a investigare il ruolo che il nostro cervello svolge nell’influenzare gli stati di disbiosi o eubiosi intestinale.

Asse intestino-cervello, di cosa si tratta? 2

Asse intestino-cervello, di cosa si tratta?

Sappiamo che stati di ansia e stress possono influenzare la nostra salute, anche quella intestinale. 

Negli ultimi anni è emersa l’idea che i microrganismi ospitati dal nostro intestino possano regolare l’asse intestino-cervello.

Ma cos’è l’asse intestino-cervello? Con questo termine si fa riferimento ad una connessione bidirezionale tra sistema nervoso enterico e sistema nervoso centrale.

Quando gli studiosi hanno scoperto che questi due “sistemi” hanno la capacità di comunicare tra di loro, si è del tutto abbandonata la concezione secondo cui cervello e intestino fossero organi del tutto isolati.

Come avviene la comunicazione?

Molti studi si sono concentrati sulle interazione tra microbiota intestinale e cervello, arrivando a ipotizzare che la “comunicazione” tra questi due elementi porti a rilasciare molecole del sistema immunitario. 

Molti studi si sono concentrati sul capire come avviene la comunicazione tra microbiota intestinale e cervello. L’idea è che l’interazione avvenga tramite il rilascio di molecole da parte del sistema immunitario. Queste molecole, del tutto particolari, sono costituire da neurotrasmettitori e metaboliti microbici che possono influenzare i messaggi neuronali che regolano le funzioni cerebrali.

Altri studi confermano che il microbiota è in grado di sintetizzare e rispondere a sostanze neurochimiche. Tra esse ci sono trasmettitori GABA e serotonina, entrambi coinvolti nelle attività emotive e cognitive dell’essere umano.

Asse microbiota-intestino-cervello, si può modificare?

Come abbiamo detto, il microbiota intestinale è modulato da moltissimi fattori, tra cui anche stress, ansia, paura e disturbi alimentari. È emerso che molti disturbi come l’anoressia o l’obesità si associano a un microbiota intestinale alterato.

La domanda che ci poniamo è: l’intestino può influenzare gli stati d’animo e stati emotivi? Se di fatto lo stress può alterare il microbiota, il microbiota può alterare le nostre funzioni cognitive?