L’invecchiamento è un processo fisiologico che prima o poi toccherà a tutti. Tale processo varia sicuramente da persona a persona, ed è influenzato da vari fattori, sia esterni, che quindi riprendono il tipo di alimentazione e lo stile di vita e sia interni, riferendoci all’infiammazione.
Biomarker dell’invecchiamento è, come abbiamo detto l’infiammazione.
Infiammazione ed invecchiamento viaggiano su uno stesso binario, motivo per cui, da questo stretto rapporto l’immunologo Dott. Claudio Franceschi (dell’Università di Bologna) ha coniato il termine INFLAMMAGING (dall’unione di Inflammation + aging).
Un’infiammazione cronica lieve (low grade), persistente (cronica), che non ha sintomi visibili (latente) ma che produce effetti sistemici su tutto l’organismo.
Da molti ricercatori, l’infiammazione è considerata come causa di numerose malattie cronico degenerative.
Come l’infiammazione diventa Inflammaging
Si parla di infiammazione acuta, quando, a causa di agenti patogeni esterni o eventi traumatici, il nostro organismo attiva un meccanismo di difesa in modo transitorio. Questo meccanismo però, è di tipo transitorio, ciò vuol dire che una volta sparito il problema, il nostro organismo non subirà alcuna conseguenza da questa infiammazione.
Ci sono però casi in cui lo stato di infiammazione è costante nel tempo, trasformando l’infiammazione in cronica portando ripercussioni a carico dei tessuti con manifestazioni come: prurito, dolore o rossore.
Non ci sono sintomi particolari che facciano parlare di Inflammaging, ma nel tempo può rappresentare un fattore di rischio per patologie croniche, quali ad esempio Alzheimer, patologie cardio-vascolari, diabete di tipo II, e non si esclude il cancro.
E’ importante notare che, con l’avanzare dell’età, la capacità di risolvere l’infiammazione diminuisce.
Che ruolo riveste il microbiota nell’Inflammaging
Il microbiota intestinale riveste un ruolo molto importante nell’ambito dell’Inflammaging.
Questo perché una disbiosi intestinale non correttamente gestita potrebbe contribuire sia a indurre l’Inflammaging, sia a mantenerlo.
Fenomeno che si presenta a causa di vari fattori, come una variazione nello stile di vita, un cambio di alimentazione o l’assunzione di determinati farmaci.
Disbiosi intestinali e problematiche
Gli squilibri causano variazioni nei livelli di acidi grassi a catena corta, prodotti dal microbiota.
Le disbiosi potrebbero causare la degenerazione del sistema nervoso enterico, alterazioni del transito intestinale, ed un aumento della permeabilità intestinale.
Il ruolo dell’alimentazione
L’alimentazione gioca un ruolo molto importante. Parliamo degli Omega3 e Omega6.
Questi acidi grassi essenziali sono molecole che il nostro corpo deve necessariamente assumere dall’esterno in quanto non in grado di sintetizzarle, è quindi necessario introdurli o attraverso l’alimentazione o attraverso integratori specifici.
Inflammaging e patologie
L’infiammazione riveste un ruolo molto importante nello sviluppo delle malattie cardiovascolari, come ad esempio l’aterosclerosi, e nella neuroinfiammazione, come per l’Alzheimer.
Ma non solo: l’inflammaging è alla base anche delle patologie cronico-degenerative osteoarticolari e neoplastiche.