La letteratura scientifica si è focalizzata molto negli ultimi anni sull’esistenza di un asse bidirezionale tra intestino e rene e tra disbiosi intestinale e danno renale.
Le recenti evidenze mostrano, infatti, che l’infiammazione e la disbiosi intestinale influenzano la progressione della malattia renale cronica e come, a sua volta, questa condiziona le modifiche del microbiota con lo sviluppo di una flora proteolitica anziché saccarolitica con produzione e assorbimento di tossine uremiche come l’indossil solfato e il p-cresolo solfato responsabili del danno renale e delle sue conseguenze sistemiche. In particolare, nei pazienti con malattia renale cronica il sequenziamento genomico del microbiota intestinale mostra alterazioni significative della diversità batterica con incremento di Proteobacteria, Enterobacteriacee e Clostridium a discapito di Lactobacilli e Bifidobacteria.
A questo squilibrio del microbiota, o disbiosi intestinale, consegue un incremento del metabolismo proteolitico e della produzione di tossine uremiche.
L’accumulo di tossine nel lume intestinale è in grado di compromettere le tight junctions, con danno della barriera epiteliale e aumento della permeabilità intestinale.
Ne consegue l’attivazione di un meccanismo infiammatorio cronico locale e sistemico che induce l’innesco di un circolo vizioso che favorisce anche la progressione del danno renale.
Scopo del presente corso di aggiornamento è far luce sui meccanismi che correlano il microbiota e la malattia renale cronica e le nuove opportunità di integrazione probiotica per la correzione dello stato di disbiosi e di infiammazione che caratterizzano questa patologia.
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