Come già affrontato nel precedente articolo (Il microbiota gastrico cos’è?) il tratto gastrointestinale è caratterizzato da particolari microbioti, studi scientifici dimostrano allo stesso modo che, anche le vie aeree sono popolate da comunità batteriche. Rispetto agli studi relativi al microbiota gastrointestinale che sono sicuramente più avanzati, quelli del microbiota respiratorio sono un po’ più indietro in quanto per lunghi tempi si è creduto che il polmone profondo fosse tessuto sterile, studi successivi hanno poi dimostrato il contrario.
Lo studio del microbiota polmonare ha provato che questo è in parte correlato e forse in parte contaminato dal microbiota del tratto nasale.
Importante è il microbioma nasale in quanto fonte di molte infezioni respiratorie.
Cos’è il microbiota nasale?
Sappiamo che il microbiota è l’insieme di tutti i batteri che colonizzano il nostro corpo.
Il microbiota nasale è caratterizzato maggiormente da batteri, normalmente presenti nel cavo orale, Streptococcus, Prevotella, Veillonella e Fusobacterium.
Questi batteri che popolano il naso e le cavità ossee (seni paranasali) influenzano alcune malattie acute e croniche che attaccano generalmente questi reparti sopraccitati.
Alterazioni del microbiota nasale in base alle stagioni
La cavità nasale, in quanto zona di confine tra ambiente esterno e mucosa respiratoria, è esposta a tossine, microbi e particolato atmosferico.
Ricercatori hanno dimostrato che in base alle stagioni la presenza di funghi e batteri subisce una variazione.
La composizione del microbiota presenta delle alterazioni legate a variazioni climatiche come temperatura, cambiamenti di pressione atmosferica e precipitazioni.
Alterazioni del microbiota nasale negli anni di vita di un uomo
Cell & Host Microbe ha pubblicato uno studio riguardante un’analisi basata sulla coltura del microbiota nasale umano di diversi gruppi di età. Tale studio ha osservato un declino dei batteri patogeni prima dell’età adulta, con un conseguente aumento dello Staphylococcus epidermidis commensale. Mentre negli anziani questo effetto è stato parzialmente invertito.
Esperimenti in vitro hanno comprovato che Staphylococcus epidermidis stimola le cellule nasali nella produzione di peptidi antimicrobici, uccidendo concorrenti patogeni.
Staphylococcus epidermidis risulta invece molto resistente grazie alla sua capacità di formare biofilm.
Lo studio avanzato da Cell & Host Microbe riconosce quindi un ruolo molto importante di Staphylococcus epidermidis nella maturazione sana del microbioma nasale, svolgendo anche un ruolo veramente importante condizionando la crescita di batteri patogeni nel naso e impedendo infezioni respiratorie.
Alterazioni del Microbioma nasale
Un’alterazione del microbioma nasale risulta, secondo molti studi, importante nella fisiopatologia di malattie come:
- Rinite allergica
- Rinosinusite cronica
- Infezioni acute del tratto respiratorio
- L’otite media
- Asma