L’intestino è un organo molto complesso, non solo per la sua funzione fondamentale, ma anche per la produzione di anticorpi, ormoni e per tutti i neurotrasmettitori di cui è composto.
La sua complessità spiega perché quando ci troviamo in uno stato di disbiosi intestinale abbiamo una continua sensazione di malessere, che può influenzare anche i momenti più felici come le vacanze.
In questo articolo ci occupiamo di disbiosi e problemi intestinali in vacanza.
Disbiosi e problemi intestinali in vacanza
Ormai è un fatto accertato, viaggiare mette in subbuglio il nostro apparato digerente: da una parte il viaggio, il possibile jet-leg, dall’altra il cambiamento di clima e di alimentazione.
Nell’intestino troviamo una gran quantità di batteri, virus e microrganismi che vivono in sintonia tra loro, creando il microbiota intestinale. Quando questo stato di eubiosi si altera, le difese immunitarie si abbassano e siamo più soggetti a problemi intestinali lievi o gravi.
Questo stato di disequilibrio è detto disbiosi.
Cosa succede quando siamo in viaggio?
Andare in vacanza è un piacere, ma può anche essere stressante. Cambiano i ritmi quotidiani, le abitudini alimentari, lo stile di vita e anche il clima può giocare a nostro sfavore. Ecco quindi che sintomi come diarrea, gonfiore addominale, stitichezza, crampi sono molto frequenti durante le ferie estive.
Cosa fare?
Cosa fare per prevenire disbiosi e problemi intestinali in vacanza? Si deve fortificare il microbiota.
Ne abbiamo parlato anche in riferimento alla dissenteria del viaggiatore.
Il microbiota intestinale è un vera e propria barriera contro gli agenti patogeni e le infezioni, e per essere efficace deve trovarsi in uno stato di eubiosi. Se il nostro microbiota è “forte” e vario riesce a contrastare i batteri esterni che, inconsapevolmente, introduciamo nel nostro corpo.
Una dieta varia, una vita attiva e non troppo sedentaria sono le chiavi per contrastare disbiosi e problemi intestinali in vacanza.